venerdì 9 marzo 2012

POST DEDICATO



Oggi che sorpresa !

è bastato un click, (ovviamente sul blog giusto)  ed ecco che è apparso un nuovo Post, addirittura dedicato a me, che gratificazione, ne sono lusingata, è arrivato come un soffio di vento.

Vedi mio Post "Grazie Maestro" del 25 febbraio 2012

"Sono momenti immemorabili di una vita e questo riconoscimento per me è la rivelazione che, in questi ultimi dieci anni, il successo è prevalso sulle difficoltà. 
Guardando " La metamorfosi nell'arte "  le opere di Nadia Pisoni, oltre la bellezza pittorica, sono il racconto di una vita dedicata con amore all'arte, che in tutte le mostre di fine anno, ha ricevuto sempre complimenti meritati, conquistando il rispetto di artisti, critica e collezionisti.
Grazie Nadia e auguri per il tuo bellissimo blog." 
                                                                                                   * * *

Vi chiederete,  da chi è stato pubblicato ?

Scrivo solo il suo nome  ILO OXA, non servono altre parole,  queste sono alcune delle sue  meravigliose Opere e il resto potete scoprirlo visitando   diariodidisegni.blogspot.com.


Ilo Oxa - Primavera - 50x50 Olio su tela

Ilo Oxa - Pensieri - 45x70 Olio su tela

Ilo Oxa - Pomeriggio 80x100 Olio su tela
Ilo Oxa - Miranda 70x50 Olio su tela
Ilo Oxa  Olio su tela
Ilo Oxa - Ritratto su commissione  Olio su Tela

domenica 4 marzo 2012

Indian Portrait


Tilak - 60 x 50 Olio su tela - 2011

Il Tilak “significa letteralmente segno” è dunque generalmente un segno vermiglio applicato sulla fronte. Ma questo assume anche un significato di appartenenza religiosa più specifica, assumendo diversi colori e forme a seconda della divinità adorata o della confratenita di appartenenza: i seguaci devoti di Vishnu lo applicano in forma di U rossa, beige o zafferano, composta con pasta di sandalo e polvere di ocra. Quelli votati a Shiva formano con la cenere tre linee orizzontali, oltre ad applicarsi vari pigmenti anche sulle braccia e sul torace.
Per gli uomini un Tilak leggermente allungato è comunemente considerato un portafortuna, e la sua applicazione prima di un evento importante assume particolare significato di buon auspicio; ma di fronte a impegni solenni, giuramenti e grandi imprese, in alcuni casi gli uomini ricorrono ancora al proprio sangue per segnarsi la fronte. Bindis invece sono adesivi di ogni forma e colore sono oggi acquistabili e sono largamente usati in India dalle donne di ogni condizione, casta e religione. Cambia il disegno e il materiale a seconda della moda e dell'epoca, ma l'ornamento in sé non è mai caduto in disuso. (tratto da guidaindiana.com) 

La foto di questo ritratto mi ha catturato, precisamente lo sguardo, intenso, serio e composto, ho avuto la sensazione che gli occhi volessero narrarmi una storia.  Col passare  dei giorni  mentre il ritratto prendeva forma,  l'uomo  ha iniziato veramente a rivelarmi  un racconto speciale, che però non vi svelerò.

Aforisma che si addice alla perfezione al mio dipinto; "Se guardi bene dentro uno sguardo c'è molto di più di ciò che un occhio può vedere,  c'è una storia, c'è una sensazione".  Stephen Littleword 




Il mondo delle Geishe


Gei "Arte" - 50 x 50 Olio su tela - 2010


Chiudi gli occhi, sei nel mondo delle Geishe

quando arriva la primavera nel parco Maruyama sbocciano i ciliegi e vengono organizzate feste per celebrare la fioritura. Siamo a Kyoto. 
Ed ecco la geisha; é una delle figure emblematiche e rappresentative del Giappone.
Geisha significa "persona esperta nelle arti" o, più semplicemente, "artista". E' una professionista nell'arte d' intrattenere.
Nei lunghi anni di apprendistato, diverrà maestra di ogni tipo di arte: imparerà la musica degli strumenti tradizionali, la danza, il canto, la recitazione, i giochi tradizionali, l'uso del ventaglio, la cerimonia del tè, la calligrafia e l'arte di disporre i fiori (ikebana).
L'atteggiamento, la postura i gesti che contraddistinguono la geisha,  devono riflettere un'immagine aggraziata, e la propria identità.  Sicuramente un mondo diverso, in un certo senso misterioso e affascinante per noi occidentali (almeno per me).

La foto di questa geisha con la sua delicatezza e sensibilità,  mi ha intrappolato, incuriosito  e  fatto scattare il desiderio di farne un quadro.  






Música y danza


Guitarrista 80 x 60 Olio su tela  2009
Dedicado a los artistas de este instrumento musical.




 

Posizione Plié


Posizione Plié   50 x 70 Olio su tela - 2009

Credo che l'espressione artistica della danza classica sia strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni.
Quando non puoi danzare tu, fai danzare la tua anima ed ecco che queste gambe appaiono senza fare rumore.

Hayez Francesco



Tamar di Giuda -  in lavorazione   60 x 80 Olio su tela

Nessuna pretesa, soltanto un grande innamoramento dell'ampio mantello che si posa sulla figura elegante di Tamar, sembra proteggerla,  ai miei occhi traboccante di vitalità, morbido ed avvolgente. 
Così è nato in me il desiderio di dipingere questo quadro.  (ancora in lavorazione)


Hayez Francesco - Il bacio - 1859 


Hayez Francesco pittore italiano di origini Veneziane (1791-1882) massimo esponente del romanticismo storico italiano, particolarmente noto per l'opera  intitolata "Il bacio", conservata ed esposta presso la Pinacoteca di Brera Milano.









Rachele


2006 Un ricordo - Rachele
                                       















Piccola Rachele molto più candida nella realtà, così sono riuscita a ritrarti.
Il tempo è passato ma questa immagine rimarrà la stessa per sempre.







Katarina Botzaris


50 x 65 Olio su tela  2008
La Galleria delle Bellezze di Ludwig I (Re di Baviera dal 1825-1848) si trova presso il castello di Nymphenburg è un palazzo in stile barocco a Monaco di Baviera, Germania. Il palazzo era la residenza estiva dei re di Baviera.
La galleria o sala delle bellezze rappresentava presso le corti europee un piacevole luogo dove si rendeva omaggio alla bellezza femminile del tempo che nella maggior parte dei casi era quella delle dame di corte. Questa raccolta di dipinti era un vanto e veniva esibita ai visitatori durante le feste e gli incontri ufficiali a palazzo.
I ritratti delle dame esposti in questa sala sono 36 (il numero 36 era ricorrente in queste collezioni di bellezze)  hanno all’incirca le stesse dimensioni e sono stati dipinti tra il 1827 e il 1850 dal pittore Joseph Karl Stieler (1781-1858), già attivo a corte con Max Joseph I e celebre per il ritratto di Beethoven, commissionatogli dall’Accademia di Vienna.

Curiosità** “al re piaceva soffermarsi nello studio del pittore per controllare di persona la rispondenza del quadro con la modella in posa e talvolta fece rifare il ritratto perché non lo trovava calzante con la personalità del soggetto: in questo il re era molto critico ed esigente”.

Uno di questi ritratti mi ha colpito, così è nata la mia Katarina Botzaris.

Monocromo


75 x 65 Olio su tavola 1997

27 x 27 Olio su tavola 1997

Siamo nel lontano 1997
“Ispirata dai famosi periodi di Picasso, anch'io ho iniziato il mio "periodo marrone”, ho voluto provare questa pittura monocromatica, terra d'ombra e bianco di titanio.

Riproduzione dipinti

45 x 35 Olio su tavola - 1997


30 x 75 Olio su tela -  1992


100 x 50 Olio su tela - Tamara de Lempicka - 1990


60 x 70 Olio su tela - Muñoz Vera - 2006





giovedì 1 marzo 2012

Frutta inanimata

Melograno e la sua anima - 40 x 50 Olio su tela 1999

Studio di una natura morta e giochi di luce.